Nell’ambito di quanto definito dalla L. 328/00, che intende assicurare ai cittadini un sistema integrato di servizi territoriali in grado di concorrere alla promozione della qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza (Art. 1. L. 328/00), e nella prospettiva (sempre sancita dalla 328/00, nonché dalla Legge 106/2016 di Riforma del Terzo Settore) per cui tali princìpi possano trovare attuazione solo sollecitando e governando il contributo di tutta la Comunità verso obiettivi comuni di protezione e sviluppo sociale, la presente Convenzione è finalizzata alla promozione, in primis tra Enti Locali oltre che con altre Istituzioni, Terzo Settore, reti formali e informali di solidarietà, famiglie, cittadini ecc., di una rete di responsabilità condivise orientate a generare Salute e Coesione e a contrastare la frammentazione sociale, attraverso l’esercizio coordinato dei Servizi ed attività di cui all’Art. 3.
Si assume pertanto una visione squisitamente sociale di Salute, intesa come prodotto di una gestione competente e coesa da parte delle persone/famiglie e dei diversi attori territoriali delle criticità che possono coinvolgere i cittadini e le comunità nell’arco della loro vita. Di conseguenza, in riferimento ai nuovi paradigmi di welfare e ad un modello di Architettura di Servizi Generativa, l’utente dei Servizi coincide con l’intero sistema-paese e non è più l’individuo singolo, così come anche il ruolo dell’operatore della salute viene ridefinito come promotore di cambiamento e di cittadinanza attiva a livello di sistema-paese, laddove si costruisce la salute nel e con il territorio (Turchi e Della Torre, 2007).
A partire da questa visione, la rete di responsabilità condivise sopra citata, lungi dal considerarsi una mera collaborazione sull’erogazione di Servizi, si configura come espressione di una cultura di squadra fondata su obiettivi e metodologie condivise e sull’esercizio di un ruolo attivo da parte di tutti i componenti del Sistema Paese nel rispondere alle esigenze della comunità di cui fanno parte.
La presente convenzione, superando una visione prestazionale e assistenzialistica focalizzata sulla risposta ai bisogni del “cittadino fragile”, intende dunque governare non solo la risposta coordinata ed ottimizzata alle esigenze del cittadino fragile, ma anche “come” questa risposta viene data in termini di impatto sociale ovvero di organizzazione efficace, efficiente e competente nel generare strategie di cittadinanza responsabile, attiva e coesa.